Descrizione
Monete, medaglie e banconote hanno sempre svolto un ruolo rilevante sul piano politico, economico, culturale, iconografico e anche rituale. Il convegno si propone di approfondire la funzione delle opere numismatiche quali strumenti di comunicazione e di propaganda culturale, partendo dall’assunto dell’Associazione AdA, che ciò che è antico contribuisce a determinare le forme della Modernità. Durante il convegno si opererà un confronto fra diversi fenomeni che si sono succeduti nel corso dei secoli per veicolare messaggi sociali, politici e culturali: dall’utilizzo in epoca antica della moneta/medaglia come strumento per propaganda politica ed esaltazione dell'uomo nella pratica di governo, all’uso pervasivo delle banconote, per promuovere l’immagine di personalità e ricorrenze.
La medaglia, come è intesa oggi, è nata nel Quattrocento con le raffinate tecniche della fusione e della coniazione, incisione e punzonatura ed è divenuta popolare grazie a eleganti produzioni, in particolare quelle del Pisanello. Al pari delle monete in uso nella Roma antica, divenne ben presto un mezzo di comunicazione, di celebrazione e di propaganda, a cui regnanti, papi e potenti personalità ricorsero per tramandare ai posteri le loro sembianze e soprattutto le loro imprese.
I papi furono tra coloro che maggiormente colsero tali opportunità di propaganda, prediligendo le “medaglie architettoniche”, e chiedendone la realizzazione ad artisti di fama. Le medaglie venivano create appositamente non solo per rappresentare virtù e imprese ma anche per celebrare fra i contemporanei e tramandare ai posteri gli interventi urbanistici e architettonici. Ciò accadde in particolar modo con il ritorno della sede papale a Roma, dopo il periodo avignonese: i pontefici si proposero di abbellire la città eterna, cancellando l’incuria e l’anonimato nel quale era caduta durante il periodo medioevale.
Chiese, palazzi, fontane, edifici pubblici, acquedotti, ospedali, tribunali, ponti, piazze, obelischi, vennero quindi edificati e riprodotti nelle medaglie e anche nelle monete circolanti, date anche in dono a personaggi illustri, per celebrare aere perennis, la magnanimità dei pontefici. Il medesimo ruolo di rappresentanza e di propaganda ricoperto in epoca antica e medievale da monete e medaglie lo svolgono oggi le banconote: accanto alla tradizionale funzione di mezzo di pagamento, esse hanno un incontestabile ruolo culturale, per celebrare personaggi illustri di cultura, arte, economia, politica del Paese emittente. Introdotta in Occidente in epoca tardo- medioevale per ovviare alle esigenze di praticità legate all’intensificarsi degli scambi commerciali, la banconota è assurta essa stessa ben presto a un medium di natura culturale e sociale.
L’importanza della veste artistica e grafica di monete, medaglie e banconote, al fine di garantire il successo della trasmissione di un messaggio di propaganda, emerge chiaramente da queste premesse, ed è per questo che il Centro Culturale Chiasso ha ritenuto importante dare spazio a un convegno di questo tipo, nell’ambito della sua stagione espositiva dedicata alla “genesi”, intesa come origine delle cose. Dopo la parte introduttiva di Michele Amadò, seguiranno gli interventi di Giovanni Maria Staffieri, appassionato numismatico, che parlerà di monete e medaglie come strumenti di propaganda culturale; HowardBurns, professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa, il cui contributo storico verterà sulla parte relativa alle monete rinascimentali; l’artista grafico Manlio Monti affronterà infine i temi della comunicazione visiva, legati alla funzione delle banconote.